#Adv Privacy Policy Cookie Policy

Impiombature cime nautiche

Impiombatura corta

Quando non è necessario cine il cavo impiombato passi attraverso un bozzello a puleggia, l’impiombatura corta offre la massima solidità, dato che è quasi altrettanto robusta del cavo. Poiché però al punto di giunzione raddoppia il diametro del cavo, questa impiombatura è troppo voluminosa per alcune cavatole.
Per fare una Impiombatura corta, il primo passo è quello di
discommettere i trefoli per 6 o 8 volte a uno dei capi di entrambi i cavi I capi dei trefoli dovranno essere impalmati per evitare che perdano la torsione e uniti in maniera che al trefolo di un cavo si alterni un trefolo dell’altro come si può vedere in fig. 1

A questo punto si uniscono strettamente i capi facendo una legatura temporanea al punto di giunzione, come illustrato in fig. 2,

Successivamente, si prendono a uno a uno i trefoli e si comincia a ripiegarli, passandone alternativamente uno sopra e uno sotto. La fig 3 mostra come il trefolo A é passato sopra il trefolo più vicino, che è il trefolo 0, e poi sotto quello che segue immediatamente, e cioè il trefolo E

Si ruota l’impiombatura allontanandola di un terzo di volta e si fa la seconda ripiegatura, come indicato in fig. 4. Il trefolo B va passato sopra il trefolo E e poi sotto il trefolo F.

Prima di fare la terza piegatura, si imprime ancora una leggera rotazione all’impiombatura, allontanandola di un terzo di volta. Quindi si passa il trefolo C sopra il trefolo F e sotto il successivo , il trefolo D, L’impiombatura ora appare come in fig, 5,

Completato cosi il primo giro di ripiegature nella metà di sinistra dell’impiombatura, ogni trefolo dovrà essere ripiegato ancora almeno due volte, sempre una sopra e una sotto, come prima, dopo essersi
assicurati che sia disposto correttamente e senza nodi.
Per finire l’impiombatura, si invertono i capi del cavo in maniera che i trefoli D , E e F, nella figura, si trovino a sinistra invece che a destra, nella stessa posizione dei trefoli A, B e C, e si ripete l’operazione di piegamento da questo lato del cavo, A questo punto ognuno dei 6 trefoli sarà stato piegato almeno 3 volte. Si può fare un’impiombatura affusolata ripiegando ancora per un paio di volte ogni trefolo e fagliando via alcuni fili da ciascuno prima di ogni legatura supplementare.

Finito di piegare i trefoli, si toglie la legatura centrale e si tagliano i capi di tutti i trefoli, lasciando non meno di cm 2 per parte. Per lisciarla, si fa girare l’impiombatura avanti e indietro sotto i piedi o tra due tavole. L’impiombatura corta, una volta finita, deve apparire come in fig. 6,

Impiombatura cime lunga

Impiombatura lunga
L’impiombatura lunga viene usata per i cavi che devono passare nelle cavatole strette e che devono scorrere facilmente attraverso i bozzelli senza bloccarsi o usurarsi. A differenza dell’impiombatura corta, il diametro del cavo impiombato aumenta solo di poco.
Per fare questa impiombatura, si comincia col discommettere un trefolo per ciascun cavo per 10 o 15 volte, e si impalmano i capi di ogni trefolo per impedirgli di perdere la torsione Poi si impiombano i cavi assieme alternando i trefoli, come illustrato in fig, 7,

Cominciando da un capo, si prendono un paio di trefoli opposti, A e B, e si discommette il trefolo A, Si prosegue l’operazione col trefolo B volta per volta, continuando finché restano solo jn a trentina di centimetri o meno del trefolo B, In questa fase dell’operazione, si tira con decisione, tenendolo teso, il trefolo B al posto del trefolo A, Si ripete l’operazione con i trefoli C e D II trefolo D viene discommesso e in sua vece si commette il trefolo C La fig, 8 mostra l’impiombatura
a questo punto.

Ora si lega ogni paio di trefoli con un semplice nodo a otto, senza assuccare, come indicato dai trefoli A e B in fig, 9, Ogni nodo viene poi stretto sul cavo come i trefoli C e D,

Ogni trefolo va poi ripiegato un paio volte sopra e sotto, come si è tatto per l’impiombatura corta. La fig, 10 mostra i trefoli C e D dopo la piegatura. Se si desidera un’impiombatura di diametro minore, la si può rastremare ripiegando ogni trefolo un paio di volte ancora e tagliando via alcuni fili per ogni piegatura in più.

Quando si è finito di piegare i trefoli, si tagliano rasi al cavo e si fa girare l’impiombatura sul pavimento, sotto i piedi, per ammorbidirla. Un’impiombatura lunga, finita, è illustrata in fig. 11.

Gassa impiombata

La gassa impiombata si chiama cosi perché la si esegue formando un occhio o gassa all’estremità di un cavo impiombandone un capo dopo averlo ripiegato su se stesso. Questa impiombatura si fa come l’impiombatura corta, salvo che si usa un solo cavo.
Si comincia col legare la parte del cavo su cui si lavora. Si discommettono i 3 trefoli. A . B e C fino alla legatura e si impalma il capo di ogni trefolo Poi si ritorce leggermente il cavo per allargare i trefoli D. E e F del dormiente del cavo stesso, come indicato in fig. 12.

La fig, 13 mostra la prima piegatura. Il trefolo mediano viene sempre ripiegato per primo, cosicché il trefolo B é ripiegato sotto il trefolo E, il trefolo mediano del dormiente

Si fa ora la seconda piegatura, come indicato in fig, 14 II trefolo di sinistra A , del tirante, va piegato sotto il trefolo D . passando sopra il trefolo E.

La fig. 15 mostra come si esegue la terza piegatura. Per poter raggiungere facilmente il trefolo E. si rivolta il cavo. Il trefolo C appare ora sul lato sinistro.

Il trefolo C viene quindi passato a destra e ripiegato sotto il trefolo F come indicato in fig, f6. In tal modo si completa la prima serie di piegature.

L a fig, 17 mostra la seconda serie di piegature già iniziata, col cavo rivoltato ancora una volta per facilitare il lavoro. Il trefolo B viene passato sopra il trefolo D e piegato sotto il trefolo successivo a sinistra Si continua con i trefoli A e C. piegando ogni trefolo prima sopra e poi sotto il successivo a sinistra. Per completare l’impiombatura si piega ancora una volta ogni trefolo.

La gassa impiombata, finita, è illustrata in fig. 18. Si toglie la legatura temporanea e si tagliano i capi dei trefoli, lasciando ad ogni estremità almeno un centimetro. Infine si fa girare l’impiombatura sotto i piedi, avanti e indietro, per lisciarla e ammorbidire i trefoli.

Impalmatura di un cavo

L’ estremità di un cavo dovrebbe sempre essere legata o impalmata per impedirle di logorarsi o di discommettersi. Un tempo le inpalmature si facevano con uno spago robusto, e la lunghezza era pressoché uguale al diametro del cavo sul quale si eseguiva l’impalmatura,
I moderni cavi sintetici, invece, si bruciano. Sciogliendosi la plastica, i trefoli si saldano fra di loro. Poi si impalmano con un nastro adesivo anch’esso di plastica.

L a -figura qui sopra mostra un semplice metodo per eseguire una impalmatura. Si mette una gassa sul cavo e poi si prende una serie di volte sulla gassa . Finalmente si fa passare il tirante attraverso questa gassa e lo si fa sparire alla vista tirando sull’altro capo. Si livellano quindi i capi.

Si poggia sul cavo un capo dello spago e si avvolge attorno al cavo stesso parecchie volte, poi si tira. Si prende l’altro capo dello spago, disponendolo sul cavo come indicato, e si prendono parecchie volte
supplementari con l’anello che si è formato, indi si tira con forza il capo. Per finire, si possono livellare i capi raso l’impiombatura oppure legarli assieme con un nodo piano.

error: Content is protected !!