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I luoghi misteriosi e insoliti del sud Italia

Turismo i Luoghi misteriosi e insoliti del sud Italia

In punta di piedi

Stanchi dei soliti itinerari? Volete dare un tocco originale al vostro viaggio, aggiungendo una meta insolita e fuori dalle rotte più battute? Andiamo a caccia dei luoghi misteriosi del sud Italia, che svelano la loro anima più autentica

di Lucrezia Fraio Rivista CAMPER LIFE

Ci sono luoghi dall’animo misterioso: chiese, chiostri, conventi, percorsi sotterra­nei, borghi abbandonati, boschi, castelli abitati da fantasmi. In questi spazi si procede lentamente e in silenzio, quasi a non volerne disturbare la quiete. Avvolti in un’atmosfera carica di suggestio­ne, svelano pian piano il loro volto e i loro segreti a chi desidera dare un taglio “diverso” alla propria vacanza.

Noi vi proponiamo alcuni di questi luoghi, da visitare senza fretta, in punta di piedi. Dal borgo fantasma della Lucania al castello di Trani, dal Convento di San Gregorio Armeno alle Catacombe dei Cappuccini di Palermo. Si parte per un pieno di emozioni e brividi, in posti dove la storia s’incrocia con antiche leggende.

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CRACO, IL BORGO FANTASMA

Craco sembra una sentinella silen­ziosa affacciata sulla valle, che è un susseguirsi di calanchi dal fascino antico. Quando il borgo color ocra compare all’improvviso tra le alture dalle forme più strane, l’impatto visivo è forte. Nel 1963 una frana distrasse le reti idriche e fognarie, costringendo gli abitanti a spostarsi, fino al com­pleto abbandono che ci fu dagli anni Novanta.

Accompagnati da guide esperte, è oggi possibile visitare il suo gomitolo di stradine e le case che sono un tutt’uno con a roccia. Alcune zone sono però interessate da lavori che mirano alla salvaguardia e al recupero totale, quindi bisogna accontentarsi e sperare di poter presto conoscerne tutti gli angoli più nascosti. Sulle case addormentate svetta il campanile della Chiesa di San Nicola, dove furono fucilati alcuni briganti coinvolti nelle rivolte.

Il suo fascino, immutato nel tempo, è stato immortalato da fotografi e registi che hanno scelto il borgo come location di celebri film: da Pasolini ne “II Vangelo secondo Matteo” a Mel Gibson che ha girato alcune scene de “La Passio­ne”, fino al più recente “Basilicata coast to coast” di Rocco Papaleo.

Oggi il borgo è inserito nella lista del World Monuments Fund, organizzazione internazionale che tutela i luoghi con rilevanza storico-culturale ed è un im­portante laboratorio per i geologi che qui studiano i movimenti della terra. A circa quattordici chilometri da Craco, appollaiato su un costone, si trova Stigliano, che si raggiunge percorren­do la Strada comunale Stigliano e la SP103. Il borgo rappresenta il limite nord dell’area dei Calanchi e conserva la chiesa Madre dedicata all’Assunta e un bel Museo contadino. Allestito in un antico frantoio è il posto giusto dove fare un “viaggio della memoria”, curiosando tra oggetti d’artigianato e pastorali. Il tempo sembra fermarsi e i ritmi ritornano lenti.

TRANI E IL CASTELLO INCANTATO

Sono tanti i racconti di spettri, fan­tasmi e spiriti che si aggirano nelle sale di antiche dimore e castelli. Anche uno dei borghi più belli della Puglia, Trani, cela una storia segreta che si consumò nel Castello Svevo fatto costruire da Federico II di Svevia nella prima metà del Duecento. L’imponente fortezza, che ha subi­to negli anni diversi interventi che ne hanno modificato il volto, fu prima sede della Sacra Regia Udienza e nel Novecento fu carcere giudiziario.

Nelle sue sale la leggenda narra che si possa scorgere il fantasma di Armida, una donna bellissima e infe­lice. Con il suo vestito scuro, gli occhi azzurri e penetranti, i capelli lisci e lunghi, si aggira senza trovar pace tra le sale del maniero. La giovane fanciulla, che aveva sposato il signo­re del castello, si innamorò di un ca­valiere, fermatosi per qualche giorno alla corte. Scoperta dal marito, che subito pugnalò l’amante, Armida fu rinchiusa in una cella dove si lasciò morire vinta dalla tristezza. Da allora la sua anima è rimasta intrappolata nel castello.

Oltre a storie avvincen­ti, Trani riserva tante meraviglie e tesori di inestimabile valore, come la cattedrale che si specchia nel mare. La Chiesa a croce latina e con tre navate, divise da alte colonne, è dedicata a San Nicola Pellegrino e riesce, con la sua bellezza elegante, ad incantare già al primo sguardo.

Vale la pena poi passeggiare senza fretta nel labirinto di vicoli e cortili del borgo antico, dove si scorgono graziose chiesette medioevali e fer­marsi ad assaggiare le specialità che la cucina offre.

NAPOLI E I SEGRETI DEL CONVENTO DI CLAUSURA

La Campania racchiude una miriade di posti insoliti, come il Convento di San Gregorio Armeno, una perla na­scosta tra i vicoli e il rumore di Napo­li. Il complesso monastico fu fondato presumibilmente nell’VIII secolo da alcune monache fuggite dall’Oriente con le spoglie di San Gregorio. Da fuori, il cancello che precede il lungo scalone, sembra quasi anonimo ma, una volta che lo si supera, si apre da­vanti ai nostri occhi un piccolo mon­do.

Il portone è fiancheggiato da due ruote, che in passato erano utilizzate dalle suore di clausura, per il passag­gio di cibo e vestiti e anche come ruote degli esposti, dove i neonati meno fortunati venivano affidati alle loro cure. Dal portone si accede al chiostro, dove regna una quiete che contrasta con la confusione dell’ester­no.

Al centro, tra aiuole profumate di agrumi, si trova la fontana barocca, con affianco due statue del Settecento; qui lo sguardo più attento sa­prà subito catturare un particolare: le dita della statua del Cristo sono rimaste intrecciate per sempre a quelle della Samaritana. Si raccon­ta che questo è accaduto durante un terremoto, da allora quell’intreccio non è stato più sciolto.

LA DELIZIA NAPOLETANA: LA SFOGLIATELLA

Cappelle e sale giocano a rincor­rersi nel chiostro, dove si conserva ancora un antico forno, che la leggenda vuole sia stato il primo utilizzato per cuocere la sfogliatella, la regina dei dolci napoletani, mix di frolla e crema. Tutt’intorno al chiostro si dispongono all’ul­timo piano le celle che ospitano le suore.

In passato si trattava di ragazze appartenenti alle famiglie più benestanti della città, che erano accompagnate in convento da una “dama di compagnia”. La loro stanza, più angusta e con una piccola finestra, si trovava proprio accanto a quella della badessa.

Vicino al complesso monastico si trova la Chiesa di Santa Patrizia, protettrice della città insieme a San Gennaro e, come per il santo, anche per lei si compie ogni martedì e ogni 25 agosto la liquefazione del suo sangue. La Chiesa cela al suo interno simboli massonici, piccoli segreti e un “coro d’inverno”, dove le suore assistevano alle celebrazioni stan­do sdraiate.

Passaggi sotterranei e un pozzo collegano il convento agli altri percorsi nascosti della città e furono utilizzati come via di fuga durante gli assedi. Il visitato­re ha accesso solo a pochi spazi dell’edificio, tutto il resto è custo­dito dal silenzio. A pochi passi dal Convento si trova Napoli Sotter­ranea, il centro antico della città, che è tutto un dedalo di vicoli dal sapore partenopeo, la Cappella di San Severo con il Cristo Velato e San Biagio dei Librai, una viuzza piena di botteghe dove curiosare alla ricerca di antichi libri.

LE CATACOMBE, UN LUOGO DA BRIVIDI

Spostandoci in Sicilia, nel cuore del quartiere Cuba, annesso alla Chiesa di Santa Maria della Pace a Palermo ci attende un altro luogo surreale, fuori da ogni immagi­nario: le catacombe dei Padri Cappuccini. Una volta entrati si cammina lungo i corridoi, scopren­do una Sicilia segreta e dal fascino misterioso che ha attirato, sin dai tempi del Grand Tour, viaggia­tori da ogni parte del mondo.

In questi spazi la vita e la morte sono a stretto contatto, ovunque si guarda si resta incuriositi e allo stesso tempo intimoriti da ciò che si vede. Ottomila corpi, mummi­ficati dai frati cappuccini, sono disposti lungo le pareti, in piedi o coricati. Si tratta di nobili, espo­nenti del clero, ufficiali dell’eserci­to, borghesi e commercianti, divisi in base a ceto sociale, all’età e al sesso. Il metodo di mummifica­zione prevedeva diverse fasi, che potevano durare anche un anno.

Era un processo molto costoso ed è per questo che la maggior parte delle mummie apparteneva a ceti sociali alti. In fondo al corridoio, in una cappella, protetto da una teca ermetica, si trova il corpo di Rosa­lia Lombardo, una bambina morta di polmonite nel 1920, conosciuta con il nome di “Bella addormen­tata”.

Visitare questo luogo così strano permette di capire gli usi e i costumi della società che visse tra il XVII e il XIX secolo, quando fu­rono emanate nuove disposizioni sanita­rie che vietarono la sepoltura dei morti nelle chiese. Per ri­prendersi dal macrabo spettacolo della morte ci si può poi tuffare a pieni polmo­ni nella vita palermi­tana e assaporarne la cultura.

Palermo è un museo a cielo aperto, ogni monumento ne racconta la storia e ne celebra la bellezza. Con una breve passeg­giata di una decina di minuti si giunge dalle catacombe al Palazzo dei Normanni, la più antica dimora reale d’Europa, e alla Cappella Paladina, una basilica a tre nava­te, decorata con preziosi mosaici bizantini e colonne in marmo.

Per toccare con mano la vitalità dei palermitani si può andare poi a zonzo tra i mercati della città, che conservano ancora intatto il loro spirito. Il vociare della Vucciria, pittoresco mercato popolare dove le voci dei venditori si rincorrono e si scavalcano, racchiude tutti i colori e i profumi dell’isola. Qui si trova praticamente di tutto: panini con la milza, panelle fritte, aranci­ni, pasticcini alle mandorle. Ogni desiderio diventa realtà. •

Foto gentilmente concesse da Filomena Guerrasio, Archivio API Basilicata, Luca Magagnini, Edgar Abreu. Si ringrazia per la collaborazione Tina Cerreto.

APPUNTI DI VIAGGIO

PER LA SOSTA

Craco: si può sostare a Laro Sant’Angelo, previa prenotazione, contattando il comu­ne al numero 0835 459005. Trani: punto sosta a pagamento, asfaltato e scarsamente ombreggiato presso il porto, sotto la Basilica, in via Archivio 5, GPS: N 41° 16′ 53.913″ E 16:25 9.866 ‘.Altra possibilità di sosta presso il Camper Park Trani, in via dei Finanzieri 7. Area attrezzata con 40 piazzole su ghiaia con inclusi servizi principali, wifi free, video sorveglianza con custodia notturna, tel. 347/9466882, www. camperparktrani.it. Apertura annuale. GPS:N 41° 16: 55.243″ E16° 24’38.797″. Napoli: si può far riferimento all’area attrezzata del Sole, a 500 m dalla zona commerciale (Auchan) con posti anche al coperto, custodita e recintata su terra battuta. A 5 minuti dalla metro con navetta, in via Antica di Chiaiano 1/A, tel. 333/2406448, info@sostadelsole.it, www.sostadelsole.it. GPS: N 40° 53′ 55.766″ E 14° 12′ 37.224″. Palermo: Area attrezzata Freesbee parking, parcheggio attrezzato e custodito h24 aperto tutto l’anno, in via Imperatore Federico 116, tei. 091 542555, idea_vacanze@tin.it, www.ideavacanzepa.it.

  • Convenzionato con il Club CLife, GPS: N 38° 8’49.855″ E13° 21’10.875″ In alternativa area attrezzata, scarsa­mente ombreggiato, a pagamento, in via dell’Orsa Maggiore 11, tel. 338/5791545, GPS: N 38° 5′ 37.687″ E 13° 21’53.776″.

INFORMAZIONI UTILI

Craco: per la visita si può contatta­re il Sig. Usanti, tel. 345/879280, info@cracoricerche.net, www.cracoricerche.web, www.comune.craco.mt.it Castello SvevoTrani: Piazza Manfredi Re 16, www.castelloditrani.beniculturali.it Napoli: Convento di San Gregorio Armeno, tei. 081/5520186 – da Lun. al venerdì visite dalle ore 9:30 alle 12:00; mentre sabato e domenica 9:30-12:45. Palermo: per informazioni turistiche vedere i siti turismo.comune. palermo.it e www.palermotourism.com Catacombe dei Cappuccini: www.catacombepalermo.it. Visitabili tutti i giorni, domenica e festivi compresi.

per riferimenti aggiornati attivare i link di riferimento

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