Il diamante
Il diamante
Chimicamente è carbonio purissimo cristallizzato e si presenta come una pietra durissima, trasparente e, negli esemplari più puri e perciò più preziosi, assolutamente incolore.
Sotto la luce diretta però, la gemma ha una meravigliosa iridescenza e sembra sprizzare migliaia di meravigliose luci colorate: ciò è dovuto, oltre che alla natura stessa del diamante, anche al «taglio» della pietra in varie sfaccettature.
La luce che vi batte sopra subisce all’interno una serie di riflessioni e viene respinta verso l’alto scomposta nei colori dell’iride. Questo gioco di raggi di luce incrociati è tanto più vivido e intenso quanto maggiore è il numero delle facce; per questo si usa dare al diamante un taglio a molte sfaccettature.
Esistono più di trenta tagli per il diamante, ma il più classico è quello «a brillante» che può essere semplice, doppio, triplo, ecc. e che si presenta come due tronchi di piramide uniti per le basi. Da questo taglio è nato il nome appunto di «brillante» con cui si indica il diamante tagliato e messo in commercio.
Un altro taglio piuttosto diffuso è quello «a rosa», che si presenta come una piramide a varie sfaccettature e a base piana. Comunque sia tagliato, il diamante è sempre la gemma che maggiormente
attira le donne, che sognano e desiderano un «solitario» più di qualunque altro gioiello. I termini come «navette», «baguette», «boccia», «carré», usatispesso in gioielleria, si riferiscono in genere
ai tagli dei diamanti piccoli, quelli che di solito si impiegano per contornare gemme più grandi o arricchire gioielli.
Generalmente vengono usati per questo scopo dei brillanti molto piccoli che non potrebbero essere utilizzati da soli.
Il tipo più pregiato è incolore, ma facilmente presenta leggere ombreggiature, che ne diminuiscono il valore. I diamanti africani, ad esempio, possono avere una tenue coloritura paglierina, quelli del Brasile tendere al verde. Esistono però, per quanto molto rari, diamanti nei colori rosa, azzurro, giallo, verde: in questo caso non si tratta di imperfezioni, ma di una caratteristica, che li rende quanto mai ricercati.
I maggiori giacimenti di diamanti si trovano in India, in Brasile e nel Sud Africa; il principale mercato di diamanti greggi ha luogo a Londra; Amsterdam e Anversa sono i centri più importanti della sua lavorazione.
A tutto oggi rimane il gioiello che meglio resiste alle mode, anche perché ha conservato il proprio significato di pietra tipica per gli anelli da fidanzamento. La valutazione avviene in base alla caratura, ossia al peso (cinque carati equivalgono a un grammo), al colore e alla purezza, difficile da trovarsi perché l’imperfezione è un tratto caratteristico del diamante.
I brillanti, quando sono montati con oro bianco o platino, diventano più impegnativi ed escludono l’accostamento con altri gioielli in oro giallo.
La montatura dei brillanti deve essere molto semplice onde lasciare pieno risalto alla pietra