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Carnevale in Italia

Carnevale in Italia – Un viaggio vale

Ecco una ricca carrellata di località dove puntare la prua del camper in occasione delle prossime feste di Carnevale

Lungo la Promenade des Anglais, fra l’Avenue des Phocéens  e l’hotel Negresco, i Mannequin – giovani modelli che indossano  stravaganti costumi e cappelli – lanciano gladioli, mimose, gerbere  e margherite al pubblico dai 18 carri che procedono lenti  in corteo.

Articolo da Rivista PleinAir (2015)

La Battaglia dei Fiori, che si conclude con  l’elezione della Regina del Carnevale, è uno dei momenti più attesi del Carnevale di Nizza in programma  dal 13 febbraio al 1 ° marzo. (Ed. 2015)

Per l’edizione  2015 gli organizzatori hanno invitato disegnatori e collaboratori dei  grandi giornali internazionali a  dare un contributo creativo all’evento. Anche le grosses tétes, i mascheroni di cartapesta realizzati dagli artigiani  della Maison du Carnaval, si  muovono nella sfilata piena  di colori e arricchita da artisti  di strada e gruppi musicali.

I  carri illuminati la sera regalano  uno splendido colpo d’occhio su  Place Masséna (www.nicecarnaval.com)  biglietto per assistere, seduti in tribuna, al corteo e alla  battaglia costa 35 euro (per prenotazioni resa.carnaval@otcnice.com). Per informazioni sulle opportunità che offre la città si può  contattare Nizza Turismo (tel. 0033/089/2707407, www.niceturisme.com).

Un comodo approdo è il Camping Le Terry, aperto tutto  l’anno (Route de Grenoble 768, tel. 0033/93/081158).  

Indossa un turbante dorato impreziosito da una pietra e bizzarre  scarpe a punta il Moro, il personaggio principale del Carlevè di  Mondovì (CN). Il phncipe saraceno, che il Giovedì Grasso riceve le chiavi della città, se ne sta  sul suo baldacchino al centro del carro in compagnia della  Béla Monregaleisa circondato  dalla sua corte: Pietro, l’imperatore Ottone I, la principessa  Adelasia, lo scudiero Aleramo,  le damigelle, gli armigeri e i menestrelli.

L’8 e il 15 febbraio (2015) le maschere sfilano nel primo pomeriggio nel rione Breo con i loro eleganti costumi realizzati a mano dalle più rinomate sartorie italiane, insieme ai giganteschi  carri allegorici. Numerose le iniziative pensate per i bambini: il  10 e l’11 febbraio al Teatro Baretti va in scena Lo Zecchino Moro con l’esibizione dei cori delle scuole primarie del paese, il Martedì  Grasso presso il Mondovicino Outlet Village – che dispone di un  camper service – si intrattengono i più piccoli con giochi e animazioni (www.carnevaledimondovi.it). In città è disponibile l’area  attrezzata in Piazza della Repubblica presso l’ex stazione ferroviaria.  

Un tintinnare quasi assordante pervade Prato allo Stelvio (BZ),  in Val Venosta, nel primo pomeriggio del Giovedì Grasso. Un gruppo  di uomini con grossi campanacci legati intorno alla  vita percorre le strade del paese, indossando una casacca e un pantalone rigorosamente bianchi, abbelliti con nastri colorati e fiori di cartapesta.

L’ origine più accreditata della Corsa degli  Zussl si rifà all’antica tradizione  contadina di scacciare il freddo e invocare il ritorno della primavera dopo un inverno rigido. Non a caso fanno parte del corteo anche i contadini, il seminatore, sei uomini che assumono le sembianze dei cavalli che trascinano un vecchio aratro e il carrettiere, che incita la squadra  con lo schiocco della frusta.

Nemmeno i rigori  del freddo valgono a interrompere lo spettacolo (Ufficio  informazioni, tel. 0473 616034, www.prad.it). A circa  sette chilometri si trova l’area camper di Glorenza (Via  Lungo Adige, prima del ponte a destra).  

Il mugnaio, il trebbiatore, il bottaio, i contadini a cavallo e la  lavandaia. Sono soltanto alcuni dei personaggi che compongono  la sfilata dell’Egetmann, che negli anni dispari mette in subbuglio  Termeno sulla Strada del Vino (BZ).

Il Martedì Grasso gli abitanti  del borgo recuperano da stalle e cascine gli attrezzi che una volta servivano per lavorare la terra  e, a bordo di carri trainati da trattori ricoperti di fieno e segatura, sfilano lungo le vie del paese fermandosi a ogni fontana.

Apripista del corteo è EgetmannhansI, un pupazzo di paglia che avanza sul calesse insieme alla sua sposa che, come tradizione vuole, dovrà essere un uomo. La festa è densa di significati legati alla terra; i vari personaggi compiono gesti che simboleggiano la cacciata degli spiriti maligni dell’inverno dalle case: un rito propiziatorio per il raccolto e di buon auspicio per la nuova stagione (www.egetmann.com/it).

L’area camper  più vicina si trova a Egna, a circa cinque chilometri da Termeno.  

Chi è a caccia di riti originali legati al Carnevale può fare un salto a Offida (AN), bel borgo cinto da mura del XV secolo che regala un punto di osservazione privilegiato sui Sibillini e sul Mare Adriatico.  

La località marchigiana è la cornice  de Lu bov fint, letteralmente il bue  finto, la tradizionale pacifica corrida  che ha luogo nel pomeriggio del Martedi Grasso coinvolgendo centinaia di abitanti. Quest’anno la manifestazione riserva alcune novità: si svolge venerdì 13 febbraio (2015) ed è riservata a bambini e ragazzi. 

Restano invece confermati l’appuntamento con i veglioni di sabato, domenica e lunedi presso II Teatro Serpente Aureo e la mascherata dei bambini del Giovedì Grasso. La festa  in Piazza del Popolo il 17 febbraio si conclude con l’accensione dei vlurd, lunghi fasci di canne portati in spalla lungo le vie principali del paese (tel. 333 6180000, www.inoffida.it).

Il monumento alla merlettaia  è un chiaro riferimento alla locale arte del ricamo al tombolo: è  d’obbligo una visita al museo che custodisce raffinatissimi corredi in  pizzo antichi e di fattura moderna. Per soste brevi c’è il parcheggio  di Via Tommaso Castelli, a ridosso delle mura.  

Il Martedì Grasso il Diavolo, interpretato da un giovane del paese  che viene ricoperto da pesanti pelli di capra, mette in subbuglio i vicoli  di Tufara (CB) danzando goffamente accompagnato dai becchini. 

Tradizione vuole che gli abitanti invitino l’inquietante personaggio e  i suoi amici a entrare in casa per bere un bicchiere di vino. Nel primo  pomeriggio la piazza principale è gremita: arrivano due squadre – ciascuna composta da un diavolo e altri personaggi – che si contendono i favori dei paesani, e i gruppi mascherati che si ispirano alla  vita contadina.

Tra di loro spicca un buffo uomo vestito da pezzente che porta in braccio un pupazzo abbigliato come lui. Il fantoccio, che  rappresenta il Carnevale, viene condotto su uno sperone roccioso lungo  le mura del castello dai giudici che elencano le sue colpe: le disgrazie  capitate al paese nell’anno appena trascorso.

Nonostante l’intervento  dei genitori venuti in piazza a implorare la grazia per il figlio, la condanna è pronunciata. Il fantoccio viene fatto rotolare giù dalla roccia e i diavoli si allontanano di corsa con la preda: adesso la nuova primavera può cominciare (Associazione Culturale Antica Maschera Il Diavolo, tel. 0874  7181790 340 4098552,  wvvw.ildiavolotufara.it).  

Il parcheggio è consentito nei pressi del campo sportivo e nelle vicinanze delle due piazze principali del paese.

Ida Santilli 

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